Cos'è

Le infezioni sessualmente trasmesse (IST) rappresentano un problema rilevante per la salute pubblica in tutto il mondo, sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo, sia per l’alto numero di persone che ogni anno ricorre alle cure mediche per queste patologie sia per la rilevanza delle sequele e complicanze che possono dare in termini di sterilità, ipofertilità, danni perinatali, tumori, patologie croniche e morte. Le IST sono infezioni che si diffondono principalmente attraverso il contatto sessuale; alcune possono essere trasmesse dalla madre al feto o essere diffuse attraverso il sangue e gli emoderivati o i trapianti di organi. Esistono più di 30 differenti tipi di infezioni sessualmente trasmissibili , tra queste è compresa l’infezione da HIV, che oggi, a livello nazionale e internazionale, è un’infezione che si trasmette prevalentemente per via sessuale e condivide con le altre IST i fattori di rischio e le modalità di prevenzione. Nei paesi poveri del mondo le IST e le loro complicanze si collocano tra le prime cinque patologie per cui si ricorre alle cure. Dei 340 milioni di nuovi casi, almeno un terzo interessano giovani tra i 10 e i 25 anni di età che vivono in paesi poveri. La scarsa informazione e l’insufficiente conoscenza delle IST e della loro prevenzione, unitamente alla difficoltà di accesso all’uso di metodi contraccettivi di barriera, rendono questo gruppo molto più esposto al rischio di queste infezioni. Negli Stati Uniti, cinque tra le prime dieci infezioni per numero di casi sono IST e in Europa rappresentano le infezioni più diffuse dopo quelle respiratorie. Nei paesi occidentali, dalla fine degli anni settanta alla fine del secolo, si è assistito, da un lato, ad un progressivo aumento dell’incidenza delle IST provocate da virus (Papilloma Virus Umano, Herpes Virus Simplex 1 e 2, HIV) e, dall’altro, ad una sostanziale diminuzione dell’incidenza delle IST a prevalente eziologia batterica (sifilide, gonorrea, linfogranuloma venereo, ulcera molle e granuloma inguinale), alcune delle quali hanno mostrato una tale diminuzione dei casi da essere sul punto di scomparire sia negli Stati Uniti che in Europa Occidentale. Questo scenario, però, si è radicalmente modificato subito dopo il 2000, quando, insieme al persistente aumento della diffusione delle IST virali, si è verificato anche un nuovo ed inaspettato aumento della circolazione delle IST batteriche. Attualmente, malattie come la sifilide, la gonorrea e il linfogranuloma venereo, mostrano in Europa ed in parte anche in Italia, un aumento improvviso della loro incidenza, soprattutto nelle grandi metropoli e a carico di gruppi di popolazione maggiormente a rischio di infezioni trasmesse sessualmente. In Italia, l’Istituto Superiore di Sanità, dal 1991, ha attuato un progetto di Sorveglianza Sentinella delle IST che ha fornito, sulla base delle segnalazioni effettuate dai centri partecipanti, i dati sulla loro diffusione a livello nazionale con i quali è stato possibile tracciare un quadro generale della situazione epidemiologica.  

Il SEREMI coordina la rete dei Centri MST del Piemonte rispetto alle attività di:

  • sorveglianza: raccoglie i dati dai centri segnalatori, ne verifica la qualità, li elabora e descrive annualmente l’immagine regionale della diffusione dell’infezione producendo un bollettino e materiali informativi per gli operatori.
  • prevenzione: offre supporto metodologico e logistico per le attività di prevenzione svolte dai singoli Centri a livello locale
  • diagnosi e cura: coordina l’attività di diagnosi e cura offerta dalla rete dei Centri MST affinché sia omogenea su tutto il territorio regionale curando la stesura di protocolli operativi e facilitando la collaborazione tra i centri.
  • ricerca: offre supporto metodologico e assistenza nell’ambito delle attività di ricerca scientifica su specifiche patologie realizzate dai singoli Centri MST.
  • comunicazione: realizza campagne informative sull’attività di comunicazione delle attività dei Centri MST a livello regionale rivolte alla popolazione generale o a gruppi di popolazione specifici.

Il Servizio offre agli operatori sanitari del settore che ne fanno richiesta materiali e analisi dei dati personalizzate per corsi di formazioni, convegni e incontri a tema oltre ad aggiornare rispetto a nuovi provvedimenti, indicazioni e progetti nazionali e internazionali.

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